Nonostante viviamo in una società ossessionata dal visibile, gli esseri umani sentono ancora il contatto con qualcosa di ulteriore, di profondamente spirituale, vissuto in un mondo interiore che in ognuno prende forme e declinazioni diverse. Il cinema offre un mezzo impareggiabile per rappresentare questi mondi e per condividerli con anime affini alla nostra.
Sofia è di nuovo in preda al panico. L’Universo decide di contattarla. Un dialogo ultraterreno. Una sinfonia planetaria che le racconta Marte, dove le persone sognano da svegli e combattono per amore.
In un villaggio nel sud della Cina, un solitario e anziano falegname realizza a mano uno specchio con cornice in legno, ma il committente che lo aveva ordinato sparisce. Il vecchio compie allora un lungo viaggio per cercarlo mentre, lungo la strada, i cambiamenti di villaggi e città si riflettono sulla superficie dello specchio.
Eli è convinto che un procione gli abbia infilato nell’orecchio una roccia magnetica in grado di connetterlo con i mondi superiori, e solo la musica riesce a calmare questa tempesta di stimoli.
